Mountain climbing

Mountain climbing

Punta J. Charrey - Spigolo Bozzetti 

Bella via evidente che segue lo spigolo che porta alla punta Charrey.

Roccia compatta e percorso estetico

- base arrampicata m. 2600

sviluppo arrampicata m. 300

dislivello avvicinamento m. 1000

- difficoltà: 5°

- esposizione arrampicata: Varie

- località partenza: Bionaz – villaggio Ru

- punti appoggio: Rifugio Crete Seche

Dal Rifugio Crete Seche si sale verso il bivacco Spataro, appena sotto le rocce si devia a sinistra su pietraia sino all'evidente spigolo che scende dalla punta Charrey.

- Si attacca alla base dello spigolo risalendo un’evidente rampa verso sinistra, fino a terrazzino (3+).

- Si segue una fessura e un diedro obliquo verso destra, ritornando poi a sinistra su un gradino (4+).

- Si segue lo sperone con difficoltà discontinue (4 poi 3), fino a un terrazzino dove lo spigolo diventa affilato.

- Ignorare una sosta con vecchi cordoni in alto a sinistra dello spigolo che può indurre in errore, salire verso destra e seguire il filo dello spigolo, che diventa assai aereo, superando alcuni piccoli strapiombi fino a un terrazzino alla base di un diedro (4+).

- Continuare sullo spigolo, inizialmente a sx, poi scavalcarlo alla base di un strapiombo, continuando fino alla sosta alla base di una placconata con licheni a dx dello spigolo (4+).

- Superare la placconata salendo in obliquo (5-5+, 3 chiodi) e uscire più facilmente sull’affilato spigolo, che si segue fino a un comodo terrazzino alla base di un muro verticale levigato e solcato da una fessura (spit ben visibile in alto sulla placca)

- Superare il suddetto muro obliquando poi a sx. (6a oppure A0; A1 secondo Vaucher).

- Continuare sullo spigolo superando un risalto strapiombante ma con ottime prese (occhio a quelle non sicure!), traversare pochi metri verso dx fino a sosta sotto altro ripido risalto (5-5+).

- Traversare a dx in orizzontale qualche metro e salire verticalmente verso un ripido diedro che si risale fino al termine (6a oppure A0; VI –A2-V+ secondo Vaucher). Probabilmente l’itinerario proposto sul sito del rifugio prevede di traversare a sx e salire per placche, forse più facile ma molto poco evidente.

- Superare placche con fessure a dx dello spigolo (chiodi) e arrivare a sosta sul filo poco più in alto ( 4+ e 5)

- Salire ancora un tratto sulla dx, poi tornare sul filo verso un diedro che conduce sulla cresta sommitale poco a sinistra della vetta (4+).

- Si può raggiungere la vetta superando l’ultimo mezzo tiro della via Brontolo Balakov (3+)

Per la discesa due possibilità:

- In doppia su Brontolo Balakov, dopo la prima che conduce all’intaglio, sono consigliabili calate brevi (25 m).

- Più impegnativa ma molto più interessante, consiste nell’effettuare la traversata fino alla Vierge de l’Arolette, aggiungendo almeno un’ora di arrampicata facile in cresta (II, tratti di III). Seguire la cresta verso N aggirando la seconda e scavalcando la terza vetta del Trident de l’Arolette, (con successiva calata in doppia). Proseguire con facile arrampicata fino in cima alla Vierge de l’Arolette (m 2960), da cui si scende lungo la cresta N effettuando 4 doppie da 25 m (attrezzate) fino al Col de l’Arolette. Di qui a destra, con scarponi, su pietraie o neve si scende verso la base della parete della Vierge raggiungendo il percorso di accesso per l’attacco della via.

Punta J. Charrey 2900 m - Via Brontolo-Balakov

Itinerario alternativo all'adiacente allo spigolo Bozzetti.

- quota base arrampicata m. 2600

- sviluppo arrampicata m. 300

- dislivello avvicinamento m. 900

- difficoltà: 5c 5a

- esposizione arrampicata: Est

- località partenza: Bionaz – villaggio Ru

Percorre anch'esso uno spigolo, che risale alla sinistra dello spigolo Bozzetti, e che dopo essere terminato ad un'anticima, converge con lo spigolo Bozzetti stesso alla punta Charrey.

Dalla borgata Ruz si imbocca il sentiero per il rifugio di Crete Seche. Da esso ci si porta alla base della parete est Vierge de L'Aroletta, risalendo il canale fino al suo termine, punto di partenza del classico Spigolo Bozzetti alla punta Charrey (attrezzate solo le soste, nut e friend necessari).

Da questo punto si vede bene su un pulpito alla propria sinistra un ometto che indica l'accesso all'attacco di Brontolo Balakov, costituito da un diedro sottostante ad una bella placca verticale, nascosto alla vista dal pulpito suddetto, che bisogna per l'appunto aggirare verso sinistra.

Sono 15 magnifiche lunghezze (12 fino all'anticima, 3 lunghezze finali ad arrivare sulla punta Charrey) tutte ben attrezzate a spit (ev. qualche nut, non indispensabile).

Discesa: doppie lungo la via di salita. NB: Anche se i tiri sullo spigolo sono corti, e possono essere uniti in salita con corde da 60 mt, in discesa è assolutamente necessario non saltare le soste, se no l'incastro è assicurato!

Vierge de L'Aroletta 2960 m - Via dell'Amicizia

Bellissima via lunga ma in ambiente rilassante.

quota base arrampicata m 2510

- sviluppo arrampicata m. 450

- dislivello avvicinamento m. 900

- difficoltà: 6a+ 5c

- esposizione arrampicata: Sud-Est

- località partenza: Bionaz – villaggio Ru

La salita presenta 12 tiri non concatenabili. La spittatura è sempre ottima anche se la distanza fra le protezioni, varia dai 5-6 m ai 0.5 m nel passaggio di 6a+.

Soste ottime con 2 spit, catena e maillon.

AVVICINAMENTO:

Seguendo la strada per Bionaz, prendere il bivio sulla sinistra, dove è presente il cartello indicatore per il Rifugio.

Lasciata l'auto si imbocca il sentiero "2" che porta, tagliando alcuni tornanti della strada, fino al rifugio. Dal rifugio, salire verso il bivacco Spataro. Dove il sentiero tange il rio che scende nel vallone, attraversare e portarsi alla base dello sperone che scende dalla cima della Vierge.

La via attacca nel canale posto a sinistra (faccia a monte) dello sperone.

L1) - Salire la placconata, poi ascendere per roccia più articolata. (4°+)

L2) - Superare dei muretti più impegnativi e delle zone di rocce rotte ed erba. (5°+)

L3)- Come il tiro precedente, ma più corto. (4°+)

L4) - Superare il muro verticale ed inciso da esili fessure. Oltrepassato il tratto più duro, proseguire per rocce via via più facili fino in sosta. (6a+, spit e cordini presenti per azzerare il passaggio)

L5) - Proseguire per rocce più facili ed appoggiate, sempre pressochè in linea retta. (4°+)

L6) - Superare un breve tiro di roccette per portarsi su una cengia, alla base del risalto. (2°)

L7) - Superare ascendendo verso sinistra il muro, fino a sotto una piccolo canalino, alla cui base c'è la sosta. (5°)

L8) - Salire nel canalino e poi proseguire sulla cresta fino alla base dell'ultimo salto. (2°)

L9) - Salire il muro. (5°)

L10) - Salire verso sinistra per rocce più articolate ma abbastanza dritte. (5°)

L11) - Salire verso sinistra per facili passaggi (3°+)

L12) - Con un ultimo tiro in cresta si tocca la vetta. (3°)

DISCESA: In doppia lungo la via, ma dalla sosta 8 è scomodo calarsi.

Dalla cima 5 doppie attrezzate portano nel canale e da qui al sentiero che sale dal rifugio verso il colle di Crete Sèche, con il quale si ritorna al rifugio.

Vierge de l'Aroletta - Via Oriana

una bella via in montagna ben chiodata, buona roccia e ottimamente esposta sud-est!

- quota base arrampicata m. 2500

- sviluppo arrampicata m. 400

- dislivello avvicinamento m. 800

- difficoltà: 5c

- esposizione arrampicata: Sud-Est

- località partenza Bionaz – villaggio Ru

- punti appoggio: rif. Crète Sèche

Da Aosta seguire le indicazioni per Bionaz.

Raggiungere l'abitato di Dzovenno e quindi la fraz. Ru, da qui proseguire a piedi seguendo le indicazioni per il rif. Crète Sèche (2 ore ) da qui in 45 minuti si raggiunge l'attacco

della via nell'evidente bastionata.

Itinerario di 400 m aperto con spit da 10 mm,le soste sono attrezzate anche per le doppie, la via presenta difficolta' di 5+ sono sufficienti 2 corde da 50mt . Possibilità di integrare alcuni passaggi con nut e friend .

Bisogna prestare attenzione e usare le soste intermedie tra il primo e il secondo tiro e tra il quarto e il quinto tiro.

Una volta arrivati alla sostadel 5° tiro salire verso destra per sfasciumi poi a sinistra si notera' un evidente placca  appoggiata (ometto e 2 grossi roccioni dove si puo' fare sosta )

Monte Berlon - La fessura della Castagna

Ottima a mio avviso per iniziare a prendere confidenza con le vie di montagna: facile, ma gia' ad una quota discreta, con tutte le attenzioni "climatiche" connesse; ambiente spettacolare; vista mozzafiato sul piccolo ghiacciaio che sovrasta la comba; anche l'avvicinamento contribuisce a farsi un po' le ossa: la pietraia e' davvero infida!

- quota base arrampicata m. 2750

- viluppo arrampicata m. 250

- dislivello avvicinamento m. 1000

- difficoltà: 5

- esposizione arrampicata: Sud

- località partenza: Bionaz villaggio Ru

- punti appoggio: rif. Crete Seche (m 2410)

Tiri da 50 m max - Tutti gli spit sono nuovissimi; soste con spit e maillon. In generale e' una facile arrampicata di placca, su buon granito molto rugoso.

Le alternative (scagliette, conchette, piccole tacche ecc ci sono sempre!)

Da Aosta seguire le indicazioni per Bionaz Villaggio Ru.

Ci si inoltra sulla mulattiera, tagliando eventualmente i tornanti con sentieri, fino a Berrier.

Qui si puo' andare direttamente verso il Monte Berlon incamminandosi verso N su un ripido sentiero che risale un costone, per arrivare all'alpe Chardonney.

Da li' si provede sul pianoro verso il fondo della comba (comba di Vert Tzan), fino ad individuare sulla sx (dx orografica) un canalone la cui cresta di dx (rispetto all'osservatore) termina con un caratteristico sperone il cui lato interno al canale e' nero, mentre quello esterno e' nocciola.

In alternativa, da Berrier, si traversa a sx (direz W) con salita finale al rifugio Crete Seche per il pernottamento,

e da qui poi si traversa nuovamente verso NEN costeggiando la spalla E del monte Crete Seche, fino a reimmettersi nella comba di Vert Tzen. In ogni caso, arrivati al canale, si risale la faticosa pietraia fino ad arrivare quasi alla fine, e sulla dx salendo si individuano gli spit, prima di Lupin III, poi di La fessura della castagna.

Descrizione via:

L1: 4, placca, che poi si appoggia, in alcuni punti un po' scivolosa per i licheni

L2: 4+, placca con qualche gradino e un tetto facile

L3: 5, fessura subito all'inizio, di per se' semplice, ma delicata.

L4 e L5: 4° due tiri di placca uniforme, facili ma esteticamente molto belli;

L6: 3°, tiro finale, con arrivo sulla affilata crestina quasi orizzontale dello sperone del Monte Berlon: la vista al di la', in una piccola valletta glaciale, ripaga in anticipo di tutti gli improperi che "esternerete" sul ritorno giu' dalla pietraia

discesa

con doppie sulla via (necessarie due corde da 50), Meglio una doppia 30 mt sul versante opposto.

Portarsi verso il colle di crete seche e lungo evidente sentiero al rifugio omonimo.

Antecima della Viege de L'Aroletta - Via del Cono Rovesciato

Via breve, ma di soddisfazione.

- quota base arrampicata m. 2500

- sviluppo arrampicata m. 250

- dislivello avvicinamento m. 800

- difficoltà: 6a 5c

- esposizione arrampicata: Sud-Est

- località partenza Bionaz – villaggio Ru

- punti appoggio: Rifugio Crete Sèche

La spittatura è presente ogni 2-3 m, ma nei passaggi di 6a è più ravvicinata 1-1.5m. Le soste sono ottimamente attrezzate con 2 spit, catena e maillon. La sosta 4 ha solo 2 spit, essendo la sosta di calata fuori via. Ideale per chi vuol fare una via veloce o per corsi e scuole. I tiri non sono concatenabili e servono 2 corde da 50m.

AVVICINAMENTO: Seguendo la strada per Bionaz, prendere il bivio sulla sinistra, dove è presente il cartello indicatore per il Rifugio. Lasciata l'auto si imbocca il sentiero "2" che porta, tagliando alcuni tornanti della strada, fino al rifugio. Dal rifugio, salire verso il bivacco Spataro. Dove il sentiero tange il rio che scende nel vallone, attraversare e portarsi sulla pietraia posta alla base delle pareti. Seguendo una curva a C rovesciata, ci si porta alla base della via, che parte in un evidente diedro incidente il primo sperone presente dopo il canale che separa la punta Duc dalla Vierge.

L1) Salire il muretto articolato, persente sul lato destro del diedro, proseguire per roccette più facili fino in sosta. (6a)

L2) Salire verso destra per qualche metro, poi sempre ascendendo verso destra superare dei muretti verticali intervallati da piccoli tettucci, fino a raggiungere la sosta. (6a)

L3) Proseguire su terreno più facile, fino a raggiungere la cresta, dove si sosta. (5+)

L4) Seguendo dei facili gradoni, sul lato sinistro della cresta raggiungere la sosta. (4)

L5) Superato un ultimo muretto, si prosegue lungo la cresta fino alla cima dello sperone. (4)

DISCESA:

La discesa si effettua in doppia. La 2 sosta è situata lungo la cresta, in basso a destra (faccia a monte) rispetto alla sosta 4.